lunedì 12 marzo 2007

Anatocismo e disinformazione

La battaglia contro l'anatocismo bancario è solo iniziata .Si sta diffondendo in rete una vera e propria campagna di disinformazione-dissuasione, volta a scoraggiare gli utenti o addirittura convincerli del fatto che le Banche non applicherebbero più l'anatocismo dal 1 Aprile 2000.
E' quindi necessario metter qualche punto fermo. Anzitutto diciamo in che consiste ( repetita iuvant). Il termine definisce la prassi bancaria di applicare la capitalizzazione degli interessi (interessi sugli interessi), ottenendo in questo modo il risultato di far crescere il debito in modo esponenziale.
Solo nel 1999, la Corte di Cassazione inverte il precedente orientamento giurisprudenziale, e ormai dopo la famosa sentenza n. 21095 del 4/11/04, pronunciata a Sezioni Unite, definita da molti "tombale", la trimestralizzazione degli interessi bancari viene dichiarata illegittima con valore retroattivo .

Ciò nonostante un nutrito gruppo di "esperti" e sedicenti professionisti del ricalcolo bancario, si affanna ad operare una sottile e subdola campagna di autentica disinformazione a favore delle Banche.
Anzitutto si gioca sull'uso invalso di metter nei contratti sigle ignote agli utenti che sono in diritto di non conoscerle, e comunque possono facilmente fare confusione sui loro significati.
In questo caso: TAEG e TEG.
TAEG : Tasso annuo effettivo globale, ai sensi del 5° comma art.1 L. 108 del 7/3/96 , contempla nel calcolo tutte le spese, tranne quelle che si devono allo Stato. E' un tasso calcolabile ex post.
TEG : Taux effectif gènèral , ai sensi dell'art. 2 della su detta legge 108/ 96, viene calcolato ex ante.

E' quindi evidente che se contrattate un prodotto bancario (mutuo, apertura di credito ,conto corrente, prestito al consumo, leasing... ecc ) e vi viene evidenziato il TEG, o peggio vi indicano come TAEG il TEG , è bene sappiate che il TEG, tanto amato e sbandierato, non riguarda mai gli utenti, nè deve interessare ai CTP, nè ai CTU.
Il TEG è infatti un indice che riguarda solo e semplicemente i rapporti del Settore del Credito con la Banca d'Italia, ed è in pratica un indice di previsione di oneri per permettere alla Banca d'Italia di determinare il TEGM ( TEG medio ), che poi maggiorato della sua metà, determina il TASSO SOGLIA DI USURA . Pertanto il TEG e con ogni probabilità anche il TEGM , saranno sempre inferiori al TAEG che misura quello che l'utente ha effettivamente pagato.

Purtroppo questi sedicenti esperti con i loro giochi di prestigio creano quel grosso equivoco che induce in certi errori di valutazione tutte le parti in causa, dal debitore ai consulenti tecnici, agli stessi giudici i quali ultimi spesso emettono decreti ingiuntivi senza imporre al Settore del Credito la prova dettagliata della formazione delle proprie pretese ai sensi dell'art. 2697 del C.C.

Da quanto ho esposto appare evidente il danno non indifferente a carico degli utenti e la necessità di fare smettere un malcostume troppo diffuso.

Benvenuti sul blog di Federico Lippi

Un saluto di benvenuto a quanti entreranno su questo blog ed a quanti vorranno scrivere commenti, richieste di chiarimenti , opinioni.
Sono anni che con la mia Delegazione del Lazio Nord e con gli amici tutti delle numerose Delegazioni che l'Adusbef mette a disposizione su tutto il territorio Italiano lavoriamo per operare a difesa degli utenti dei servizi bancari, finanziari, assicurativi, telefonici, postali e dei servizi tutti, non esclusi ovviamente i consumatori in genere.

Abbiamo condotto molte battaglie a livello nazionale, e molte altre ci aspettano, per fare valere i diritti dei soggetti più deboli, siano utenti o fruitori dei servizi .
Sollecitato dalle richieste di chiarimento pervenute dagli utenti , dai consumatori e dai professionisti del settore, mi sono deciso ad aprire questo blog, non solo per chiarire quanti più dubbi possibile, ma anche per interagire con quanti lo vorranno : ponetemi , se volete , domande, quesiti , e anche proposte. Cercherò, compatibilmente col mio lavoro , di esservi di aiuto e sarò contento di ricevere contributi al mio lavoro da parte di chi lo desiderasse.