Ricevo questa mail da parte di un associato, ne riporto il contenuto perché credo possa interessare molti di voi che mi leggete.
" Caro Sig. Lippi, mi è capitato di versare in banca un assegno circolare, mi hanno fatto sapere che lo avrebbero accreditato con valuta da lì a 7 giorni. Oggi, come convenuto, sono andato a fare un prelievo, mi hanno detto che forse domani sarà possibile, in quanto risultava ancora indisponibile. E' normale?"
No , la cosa di certo non è giusta, visto che l'assegno circolare è come se fosse danaro contante, è un titolo emesso da una banca detentrice del conto del proprio cliente, e su quella agenzia o filiale ha emesso tale tipo di assegno, e la semplice emissione garantisce che il conto è coperto.
Da tempo effettivamente il settore del credito ha preso l'abitudine di appropriarsi ugualmente di un ingiustificato giorno di lucro per valuta e transeat, ma ora si passa la misura, non si accontentano manco della valuta di 7 giorni, ma ne aggiungono ulteriori 2 o3 per la disponibilità; va fatto notare alla sua banca l'ingiusto profitto che ne deriva, visto che il lucro per valuta, calcolato al tasso debitore su cifre a volte elevate, e comunque su molteplici piccole cifre, assomma a introiti di sicuro rilevanti. Stia certo che , come già altre volte fatto, la associazione non mancherà di metter l'accento anche su questa "disfunzione" del settore, chiamiamola così.
giovedì 12 luglio 2007
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